Regione Piemonte
Sotterraneo
Mentre nei tre piani superiori l'ordinamento tende ad illustrare lo sviluppo nel tempo dell'opera dell'artista, nel sotterraneo è stato scelto il criterio della campionatura di sculture e strutture dagli anni Cinquanta agli anni Settanta.
Protagonista formale e concettuale di tutte le svariate e plurimateriche manifestazioni dell'arte di Bozzola è la "monoforma" concretista organica.
Gli ambienti articolati, pongono il fruitore in contatto ravvicinato, al limite tattile,tattile nel caso dei multipli.
Sala piano terra
Vi è presentata la prima fase dell'opera di Bozzola, dall'originaria adesione alle poetiche del MAC, ai polimaterici informali.
Sono presenti nella sala alcuni oli e tempere di rigorosa disciplina MAC "struttura con elementi mobili" (1954) esposta alla Triennale di Milano. Il processo di ricerca dell'artista culmina nella grande "funzione-sviluppo di forma, matrice-modulo" (1958).
Al piano terra è inoltre allestita una sala didattica in cui bacheche e mensole a parete presentano la ricchissima sperimentazione polimaterica, grafica e fotografica dell'artista. Si susseguono opere grafiche degli anni Cinquanta e la serie dei cataloghi delle principali mostre di Bozzola.
Verso il primo piano il camminamento di ronda presenta esempi delle tipologie esposte al piano terra ed al primo piano "Progressione" (1966) propone con cinque moduli in acciaio inox, lo sviluppo spaziale della monoforma. Lungo i merli, quattro grandi monoforme con diverse articolazioni spaziali, sullo sfondo, "spazio" (1966/67), in acciaio inox riflettente "drammatizzato" attraverso l'incisione con la fiamma ossidrica.
Sala primo piano
Le opere illustrano la creatività dell'artista negli anni Sessanta e Settanta, secondo le due fondamentali direttrici le potenzialità infinite sia permutative, sia estetiche del rapporto matrice-modulo, culminanti nel "Polittico" (1966/67), e "espressionismo barocco" che si caratterizza con l'incisione ossidrica delle superfici dell'acciaio, del ferro e dell'ottone.
Sala secondo piano
Il nucleo fondamentale dei lavori qui esposti è costituito da opere degli anni Ottanta che permettono di cogliere da un lato la svolta materica dell'artista verso la tradizione scultorea, dall'altro il rigore strutturale e concettuale delle forme minimali.
Particolarmente significativa risulta la lettura della serie di tavole dal titolo "Origine" (1988), simboleggianti i primordi formativi della materia struttura terrestre. Lo spazio circolare rilevato intorno alla suggestiva torretta scalare, al centro della sala, ospita nove esempi di medie dimensioni delle nuove forme e materie: "operazionali" (1983), costituita da venticinque elementi permutabili in granito e acciaio inox.
Cortile e fossato Nord
Le dieci opere esterne di grandi dimensioni riassumono il percorso di ricerca dello scultore a partire dagli anni Cinquanta. Si evidenzia con questa scelta di allestimento il rapporto tra scultura e ambiente circostante, in cui forma e materia contemporanee si coniugano e dialogano con natura e storia.